PIETRASANYA. “Ogni cittadino ha pieno diritto a costituirsi in associazione e a portare avanti le proprie proposte e le proprie idee, ma non è detto che tutti debbano essere d’accordo. Il Partito Democratico di Pietrasanta è d’accordo sulla prospettiva del Comune Unico della Versilia e ritiene che il prossimo consiglio comunale dovrà porsi l’obiettivo di arrivare a questo risultato nell’arco dei cinque anni della legislatura”. Lo scrive il Pd di Pietrasanta.
“Il Pd non è invece assolutamente d’accordo sulla idea bislacca e antidemocratica di una lista unica per le prossime elezioni comunali. Noi abbiamo le nostre idee e le nostre proposte, ed i nostri uomini in grado di portarle avanti. Il sale della democrazia è il confronto tra posizioni diverse e non l’unanimismo.
“Andremo davanti ai cittadini con i risultati che abbiamo ottenuto, che per quanto riguarda i risparmi e l’abbattimento delle spese inutili parlano da soli: 2 milioni di euro in meno di spesa del personale rispetto al 2009; spese per rappresentanza, convegni e consulenze ridotte del 400%; società pubbliche col bilancio in attivo rispetto alle perdite milionarie della gestione precedente. Non abbiamo aspettato nessuno per tagliare gli sprechi e per razionalizzare la spesa.
“A Mallegni, che fa il portavoce dell’associazione ed intanto lavora per candidarsi a sindaco per Forza Italia come tutti sanno, non interessa per niente il Comune unico: quando è stato sindaco non ha neanche aderito all’Unione dei Comuni, né ha fatto alcuna proposta politica ed amministrativa a livello versiliese, limitandosi a fare il ‘capetto’ a Pietrasanta. A Mallegni interessa solo rimettersi in qualche modo in pista per le prossime elezioni amministrative, dopo aver più volte detto che ormai non gli interessava la politica a livello locale. Ma si nasconde dietro ad un dito.
“A lui, come a tutti i cittadini di Pietrasanta, ricordiamo e ricorderemo in ogni occasione che la comunità tutta sta pagando e pagherà per i prossimi anni i pesanti danni causati dalla sua gestione amministrativa che ha lasciato 10 milioni di euro di disavanzo per crediti non esigibili e due milioni di debiti fuori bilancio. Ma lui pensa di abbagliare di nuovo gli elettori perché non vedano il passato opaco che ha lasciato in eredità”.